libera interpretazione da una poesia di Giovanni Visconti Venosta (1856)
Passa un giorno passa l’altro
ma il Dannato non appar
lui che era furbo e scaltro
nella stanza andò a pensar
con le mani sulla testa
il cervello fumeggiav
lui pensava, anche se festa.
Ma l’idea non primeggiav.
La sua bella che abbracciollo
gli diè un bacio e disse và
e poneagli ad armacollo
la fiaschetta di mistrà
poi donatogli un anello
sacro pegno di sua fè
gli metteva nel fardello
fin le pezze per i piè
fu alle nove di mattina
che il Dannato uscia bel bel
per andar nella chattina
a condivider la novel
tra le stanze lui girava
sempre in cerca di un amor
ma il tempo si passava
e del software nulla ancor.
Da quel dì non fè che andare,
andar sempre, andare andar.
Quando stava a desinare
trovò un bug nel programmar.
Sospettollo… e impensierito
Saviamente si fermò
poi chinossi e forse un dito
improvviso gli arrivò.
La città di Cupertino
nello scorgerlo tremò
bannar volle il meschino
ma il mod lo vietò
(continua... forse!).
Come disse un saggio: "coraggio che dopo aprile viene maggio"
Ancora non si sa nulla?
Non sarebbe giusto avvisare le decine di utneti che vengono a controllare se qualcosa è cambiato, se e quando si risolverà il problema, o se dobbiamo abbandonare l'idea di ritoranre ad utilizzare la videochat che tanto ci piaceva?
Aggiornateci"!