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DANZA

DANZA

24 marzo 2015 - Altro
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Una poesia che amo da anni,


dal primo momento in cui ebbi la fortuna di leggerla,


non posso non condividerla qui


in questo profilo che parla del mio essere anche miele.


 


Entrerei nella tua pelle strisciando.
gocciolando sulle labbra,
invischiato al miele della tua bocca.


Senza sfiorarti, senza le mani
per sentire il sapore scivolando sull'istinto.
e sempre senza mani saprei sfiorare l'idea del contatto.


Dimenticando il suono della musica
che accompagna le nostre danze
l'attimo del contatto
e giocando con i colori e con le forme
finche si possa dire al giorno ben tornato.


Entrerei nella tua pelle strisciando
cercando di escludere il piacere senza limitare i sensi,
ancora vorrei che fosse eterna la danza.


e infine al risveglio chiedersi se il sogno è reale.
e di nuovo scivolare nel culmine del piacere
soltanto per assicurarsi che era vero, che c?ero
e di nuovo
buon risveglio.


 


(dal Web)


 


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