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Malamore

Malamore

31 agosto 2019 - Arti & Cultura
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C'è sempre un varco, un ingresso, il miracolo è un momento e un luogo, una perfezione d'intenti, deve scomparire la paura del dolore, il dolore di un corpo estraneo dentro una ferita.


Era sempre presente, languiva nel suo stomaco, il rumore incessante di un respiro profondo, simile a una vibrazione, una promessa cattiva detta tra i denti, unghie lunghe, acuminate, il tessuto molle del corpo che si contrae. Il male si era innamorato di lei, un male geloso, possessivo, lei non lo poteva scacciare, l'aveva chiuso nel fondo del suo essere, perché tutto in lei tendeva al bello, al buono, non voleva mostrarsi al fianco di quel ingombrante e prepotente amore. Anche lei aveva deciso di amarlo, non poteva ucciderlo, non poteva allontanarlo, fece l'unica cosa che sapeva fare, amarlo, lo chiamava la sera, quando era sola, subiva il suo amore, lui gli dava tutto quello che aveva, lei lo accarezzava mentre sentiva il dolore nel corpo, nell'animo, sentiva il suo corpo disperdersi, riempirsi di lui e dilaniarsi, al culmine lei era poco più di una cosa, lui spropositatamente grande e cattivo, la teneva in vita fino all'ultimo spasimo di dolore, poi gli regalava la morte di un sonno da purgatorio, rientrava dentro di lei e si faceva sognare.


Era un equilibrio, lei gli aveva dato la notte e la sua solitudine, alla vita aveva donato il giorno e la sua presenza, non c'era spazio per nessun altro, anche se lei non si risparmiava, trovava degli spazi per l'amore, ma erano spazi, pezzi di tempo rubati alla sua vita, non ne voleva e non ne poteva concedere molti.


La ricerca era un ostinata fede alla pazienza, una previsione di quello che sarebbe dovuto accadere, di cosa alla fine sarebbe apparso, trovare l'ingresso, entrare e poi?


Sarebbe stata guerra? O forse una alleanza? Un assassinio fatto alle spalle?


Perché lei comunque lo amava, lo nutriva e lo svegliava, aveva preferito lui al vuoto, lui la conosceva meglio di tutti gli altri, lei si sarebbe messa in mezzo, si sarebbe sacrificata per lui.


L'ingresso è stato scoperto, adesso è il tempo della pazienza, per scoprire il momento, per sapere chi è quel ingombrante amante, per sapere cosa mettere al posto del vuoto che verrà.

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