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Da quando c'è Lui...

Da quando c'è Lui...

09 febbraio 2016 - Divertimento - #varie 
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“Carnem levare” diceva qualcuno in tempi trapassati. Certo i tempi son cambiati, qualche usanza si tramanda anche oggi, ed è in questo clima di festosità che si potrebbe trovare il tempo per una riflessione, (se ne fanno tante in giro: una più, una meno, tutto fa brodo). E‘ vero che siamo figli del nuovo millennio e quindi avvezzi a forme pseudoriflessive, ma la domanda fondamentale che dovremmo tutti porci (voce del verbo porgere, a scanso di equivoci) è: noi che viviamo “oggi” stiamo veramente meglio di prima? Confrontando gli stereotipi dei vari periodi storici potremmo convenire che per molti continua ancora il sogno del “ se potessi avere mille lire al mese". Come anche l’immaginifica visione milionaria del quotidiano; baionette o posti di lavoro che siano. Siamo ancora un popolo di santi, poeti e navigatori? Certo che sì. Anzi proprio perchè c’è Lui queste nobili figure continuano ad esserci e rafforzate nel presente. L’onnipresenza di Lui, il mitico World Wide Web, ha mutato totalmente il nostro sistema di vita. Oltre agli eterni navigatori di mare, di terra e di cielo, le canoniche categorie si sono ampliate, la classica, ingloba anche quella dei navigatori dal divano, validissima presenza del web 2.0. Per non parlare dei santi, una sezione incommensurabile dove, modestamente, il nostro sito, divertente e intrigante come non mai, rappresenta la vera Accademia della Santificazione: diciamo che da Santa Pazienza a Sanremo il percorso di meditazione può ritenersi completo. Ma il vero punto di forza è rappresentato dalla folta schiera dei poeti-scrittori. Una volta, questi fortunati geni, veri depositari di nascoste intelligenze, iniziavano con lo scrivere sui giornalini parrocchiali o studenteschi e, a volte, per rafforzare la tesi di un discorso, di solito, facevano così: “... come ci narra Alessandro Manzoni nella sua opera I Promessi Sposi: [ quel ramo del lago di como che volge a mezzogiorno...] ..." . Oggi i tempi si sono evoluti (?), siamo tutti più tecnologici: digitiamo! Possiamo negare a chiunque di lasciare la propria impronta sulle immense praterie del WWW ? Certo che no! Pertanto il poeta di talento scriverà, nella migliore delle ipotesi. [Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno ” (A.Manzoni) ], ci sarà poi il lettore del nuovo millennio, che ritenendo questa frase fascinosa la replicherà nella sua pagina personale del web, combinando qualcosa del tipo: [Da quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, noi andiamo a pranzo.], conseguenziale il commento: [Sul lago di Bracciano mangiamo alle 13.30] e inevitabile il classico [ ma pensate sempre a magnà] innescando così, quella discussione che fa sentire tanto realizzati ai partecipanti, come dire: digito ergo sum. Nel nostro caso Il cogito si è perso per strada, al massimo si trova ancora il coito, ma questa è un’altra storia. Orbene. mio simpaticissimo lettore curioso, leggendo tra le pagine di questo splendido sito, sovente capita di trovare vere perle di saggezza infinita. Da suscitare in noi ingenui lettori del nuovo millennio una reazione di sorpresa e meraviglia: incredibile, qualcuno ha scovato una simile novità e nessuno ne parla? Nell’attesa che il dubbio sia dissipato, continuiamo nel nostro percorso terra terra, ci limitiamo a leggere, come hanno fatto i nostri antenati e quindi capita di soffermarci su un libro al quanto interessante. Ti parlo di: IL GIOCO DELL'ANGELO un romanzo scritto da Carlos Ruiz Zafon, questo valente scrittore, notissimo nei vari circuiti nazionalpopolari, in appena 466 pagine riesce a condensare il sogno di David Martin: l'eterno fascino di diventare scrittore e pubblicare la sua opera. Ambizione, notoriamente diffusa, al punto tale che i novelli "scrittori" invece di leggere il libro del nostro eroico scrittore utilizzano i famosi siti di "aforismi e citazioni" che pullulano sul web e si accontentano di riportare la predetta citazione. Naturalmente la frase è parte di un discorso più ampio, infatti continua con quest'altra frase: "Fortunato colui al quale latrano i cretini, perchè la sua anima non apparterrà mai a loro" . Questa piccola ed emblematica notazione rende in pieno il senso del discorso, il vero problema è per chi si sente invidiato, perchè una volta liberato dai falsi orpelli delle sue vesti, è nudo. Le considerazioni filosofiche sul tema potrebbero non aver fine, ma ho abusato troppo del tempo concessomi, amato e unico (grazie a Dio) lettore, quindi gustiamoci questa "tazzulella e cafè". Lo so, anche io ho letto le stime degli ultimi sei mesi, niente di irreparabile, qualche defaillance ci sta è fisiologica. Secondo te, in simili frangenti posso mai negare il mio apporto al simpatico Dannato? Sappiamo che un poco di peperoncino aumenta la circolazione delle idee e giova alle pulsioni, perchè non spargerlo allora? Da click nasce click, poi si commenta, si risponde, si pensa, ci si agita si rivitalizza tutto.


Al prossimo incontro se ci saremo tra i vivi.


Buona Vita 


 

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