Ti avvicini e mi sfiori, sento il tuo alito caldo, la tua brama di me, capisco, sono la tua preda, affonderai i tuoi denti nella mia morbida carne, il tuo muso si bagnerà del mio sangue ed io sentirò la vita uscire pian piano dalle vene.
Non ti respingerò anzi, renderò più delizioso il pasto, dovrai rincorrermi ...a lungo, saprò nascondermi, confonderti ed attendere il tuo respiro ansioso, farmi scoprire solo quando lo vorrò...
Guarderò nei tuoi occhi, due sottili gelide fessure dove le pupille brillano di acceso desiderio, lascerò che ti perda nei miei grandi occhi azzurri, proverai la sensazione di vittoria ed allenterai la guardia... un attimo e ti sfuggirò...
Solo per poco, so giocare e so cosa voglio... voglio essere tuo cibo, guardami ora mi offro al tuo desiderio che è anche il mio, la tua voglia di me ti fà perdere il controllo i tuoi movimenti sono incerti, io avanzo sicura e invito le tue fauci ad aprirmi il ventre... mentre tutto è esplosione di urli e gemiti... colori... odori emozioni... implosione... empatia del tutto.
Chi è ora la preda, chi il cacciatore, chi libero, chi schiavo? Dolore ...Morte ....Vita
Estasi del sublimare il fondersi di due entità in un unico nucleo senza inizio, senza fine.
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