Notte profonda, corvo che danza
Questa è la storia della vana speranza
Gira la terra e la Luna con essa
Canta la foglia dell’eterna promessa
Fuoco che arde e balla col vento
si apre il sipario del grande sgomento
Stupore e meraviglia sul viso di scherno
Che osserva l’animo in un tumulto d’inferno
Pensieri e paure ricoprono i sogni
sul palco incantato dei propri bisogni
E chiama a se ogni briciolo di lontananza
vestendolo con tinte di pura indifferenza
E canta e grida l’inebriante canzone
attorniata da finte piume di pavone
Che abbagliano gli occhi di ascolta stupefatto
la falsa vita atto dopo atto
Di gesta imperiose trilla la voce
carpendo l’attenzione in modo feroce
Abbaglia e s’insinua nel cuore bramoso
sfavilla e ruggisce come mare furioso
Recita l’inchino dell’attore incallito
Ringraziando la credulità a quest’attimo finito
Raccoglie gli ori e i plausi infiniti
dagli spalti ritti e riempiti
Il corvo si allontana e la foglia ormai giace
Il vento danzante ormai è in pace
Il rosso sipario si chiude e saluta agli astanti
Fino al prossimo spettacolo dei Neri Teatranti
Un soffio d’anima e che il Lupo sempre Vi protegga
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