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Giunsi sul bordo di quel pozzo
sporsi il capo e nel suo fondo,
il volto della luna si rifletteva.
Volto di donna dai mille sorrisi
quale, quello riservatomi?,
mentre i tuoi occhi sorridono.
Sulla superfice di quell'acqua danzi
nel contempo nitida si fa la tua figura,
così invitante da far bere alla tua fonte.
Indicandomi la strada verso la sorgente
tra pietre e fango resta limpida l'acqua,
nel raggiungerti arsa diventa la gola.
Sussulto ed è il risveglio la mia gola arsa
il sole con i suoi raggi riscalda le mie membra,
e la sua luce mi accompagna.
Mi appresto così a percorrere la mia strada
tra fango e sassi e comprendendo che quella fonte
null'altro potrebbe essere, se non la mia vita...
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