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Un naso rosso Per accendere la speranza

  • XCRISALIDEX

    166 posts - 01 febbraio 2014

    Probabilmente è proprio per questo motivo che grandi personaggi come Oscar Wilde e i commediografi antichi hanno deciso di dedicare la propria vita al diletto degli altri e di se stessi.

    Ci sono voluti però due grandi pensatori come Sigmund Freud e Henri Bergson, per capire meglio le cause e le conseguenze, raramente spiacevoli, dell’umorismo: essi hanno rintracciato le basi della comicità nell’intelligenza e nell’arguzia.

    Anche un letterato come Luigi Pirandello, però, si è dedicato all’analisi dell’umorismo, raggiungendo talvolta conclusioni molto interessanti.

    con l’aiuto di tre grandi pensatori come Freud, Bergson e Pirandello, tenteerà di delineare le cause e i motivi dell’umorismo.

    Nel nostro quotidiano, stretti tra gli avvenimenti tragici del mondo ed i nostri piccoli grandi guai, a volte perdiamo di vista le (non poche) cose che fanno della vita un’esperienza degna di essere vissuta.

    leggere e riflettere quanto segue.....................

     

    Dal diario del dott. Semolino,Clown-Dottore

     Ancona, novembre 2004, Ospedale pediatrico Salesi

    Stanza di degenza di G., bimbo di sei anni, ammalato di leucemia, in cura da molti mesi


    G. lo conosco bene... Col suo faccione buffo, qualche lentiggine, i capelli castani che stanno ora ricrescendo. Un bimbo vivace, a volte assorto: la malattia li rende saggi, posati... oppure sembra farli crescere troppo in fretta.

    Stamattina entro nella sua stanza, come tante altre volte: comprendo subito che c 'è qualcosa di brutto nell'aria.

    La mia frase di saluto mi muore nell'anima.

    Mi succede quando mi sento fuori posto, me ne devo andare? No, resto. G. mi ha visto sulla porta, guarda un po' me, un po' la mamma, poco l'infermiera S. china su di lui.

    Resto immobile, fisso, rigido come un baccalà.

    L'infermiera, S., una bassetta vispa e decisa, sta ultimando la misurazione dei parametri con l'apposito kit (ha già bucato il dito e la macchina sta elaborando i valori del sangue). Da questa analisi dipende l'eliminazione del catetere centrale venoso segno tangibile del miglioramento del piccolo e della fine della cura chemioterapica.

    Mamma L. ci spera, scruta l'infermiera che legge i valori e si fa scura scura. So che vorrebbe mordersi la lingua piuttosto che dire quello che deve: "Mi spiace, signora, i valori non vanno bene, sono appena sotto al limite, ma non ci siamo... Non è il caso di togliere il catetere, ancora no... ".

    Le lacrime di L. sono evidenti, anche se le vorrebbe ricacciare, ingoia, non sa come commentare.

    G. la guarda, ci sperava, finalmente avrebbe potuto togliersi quel fastidio, e con lui il sospetto di dover ancora prendere "la brutta medicina ". Si fa scuro anche lui.

    È un lampo, uno di quei momenti in cui il Padreterno ti tocca e ti spinge e ti illumina...

    "Macchè... macché...". Sono entrato deciso, con la voce un po' chioccia... mi rivolgo all'infermiera: "...ma quando mai! È tutto da rifare! Glie l'ho detto mille volte, quando deve fare i test mi deve avvertire! Sono o non sono il primario? G., lo sanno tutti, è un bambino speciale, che si crede? È magico, ma io e lui lavoriamo assieme, sono io che attivo la sua magia... È proprio quello che faremo adesso!

    Mentre parlo noto che S. è uscita dalla stanza, senza fretta ...Devo averla combinata grossa...

    L'infermiera, la adoro!, sta al gioco, contro ogni evidenza va a prendere il necessario per rifare il test.

     

    Mi avvicino a G, dribblo la madre che un po'sorride, un po' è interdetta ed il resto è lacrime... tiro fuori una delle conchiglie magiche che mi porto dietro. Con gesti amplificati la porgo al bambino, glie la faccio stringere in pugno pronuncio la formula magica di rito "puozzecagnàtratratratratratra tra tra tra!!!"... "Ora il potere del soffio magico è in te, sei tornato ad essere un maghetto e puoi fare un incantesimo... ti va?".

    G annuisce e ride, perché nel frattempo, scostandomi da lui, creo un inciampo; l'infermiera rientra, tento un valzer con lei, ma è solo un accenno... Chissà che casino ho combinato!

    S. è tornata e, fantastico!, ha portato una nuova cartina reagente... sta al gioco! E io che pensavo fosse arrabbiata!

    Così ripete l'operazione, lo ribuca ri-controlla i parametri sulla macchina, mentre io fingo di disinteressarmi e faccio un po' capolino dietro di lei, attirando l'attenzione di G.

    L'infermiera si volta, ha la faccia incredula, riguarda i valori... poi annuncia...

    "Avevo sbagliato, eh sì, prima avevo sbagliato. I valori ora sono a posto... possiamo toglierlo, 'sto catetere! Bene!".

    L. la guarda, come se avesse parlato in ostrogoto. Mi guarda... vado vicino al bimbo e la sparo là... "Come mago, sei proprio in gamba, mo' te lo leva!!".

    L'infermiera armeggia sotto al pigiamino e toglie finalmente il tubicino.

    S. esce in lacrime... io... io saluto festosamente, e scappo... vado a chiamare Pippi, G. non può mica vedermi piangere!

     


    Post modificato da XCRISALIDEX 02 febbraio 2014 11:55:44 CET
  • amigossiano

    120 posts - 01 febbraio 2014

    Nel nostro quotidiano, stretti tra gli avvenimenti tragici del mondo ed i nostri piccoli grandi guai, a volte perdiamo di vista tante cose...

    Un grazie a te XCRISALIDEX che con la tua sensibilità e bontà ci ricordi spesso che la nostra vita, la vita che ci fa crescere, sorridere, dimenticare, sperare, è fondata sù dei semplici pilastri sui quali poter, volendo, costruire un mondo diverso, forse migliore di quello che stiamo vivendo. Possiamo farcire i post di una bacheca con frasi di famosi eruditi, riempire i forum di post saggi e illuminati, mostrarci in video come personcine perbene ma... è il nostro modo quotidiano di porgerci, di esibirci che fa la differenza.


  • Mercurio9

    1953 posts - 02 febbraio 2014

    A volte ci lamentiamo senza pensare ai problemi reali che ci sono, che potremmo avere....

  • Baddyna

    4 posts - 02 febbraio 2014

    Immancabile Lacrimuccia 

    Ammiro infinitamente tutti i volontari che ogni giorno portano un sorriso ai pazienti ricoverati ed ai loro familiari .

    SIETE STUPENDI !!!