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Ma quell’amore, che era una certezza, si è assopito con l’ultim

Ma quell’amore, che era una certezza, si è assopito con l’ultim

05 gennaio 2021 - Arti & Cultura - ##lamoreattraversoletueparole #miticogigi # 
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Quest’amore malato, denutrito, fatto di parole smozzicate;
quest’amore usato, digerito, buttato in pasto al popolo ignorante, come fosse una cosa interessante.
Quest’amore corrotto dalla noia dei grandi amatori della storia, masticato da cento letterati, vomitato da principi, prelati;
quest’amore che accoglie, che perdona, fatto per gente dalla bocca buona,
è un amore di fradicia letizia, che assolve tutto, pure l’ingiustizia;
quest’amore sciancato, deficiente, sbattuto sulla faccia della gente, come l’osso al cane disperato;
quest’amore scarnito, rosicchiato, coi suoi stracci di corpo denudato;
quest’amore di cui si parla tanto, celebrato con tutte le gran casse;
quest’amore è disceso fra le masse, elargito per grazie del potere perché tutti ne possano godere,
è un amore deforme, malandato, generato dal vecchio capitale tra le cosce del mondo occidentale.
Per questo amore è meglio non cantare, perché non c’è una musica che tenga
per questa mia canzone sgangherata, non so nemmeno cosa la sostenga.
Avesse almeno la grazia più scolata di una puttana, sola, disperata, piuttosto che la facile malìa, il fascino merdoso di questa borghesia!
Ma quell’amore, che era una certezza, si è assopito con l’ultima carezza.
Ha ripiegato pian piano le sue foglie, rinunciando per ora alle sue voglie.
L’anima mia per questo si è ammalata…, non sogna più, e resta addormentata.
Prima che il vuoto tutto ci divori, che venga, venga presto il tempo in cui ci si innamori.

[Roberto Lerici e Gigi Proietti]

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