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Chi per la Patria muor vissuto è assai!!!

Chi per la Patria muor vissuto è assai!!!

09 giugno 2015 - Sociali - #politica  #INNO  #principi  #renzi  #educazione  #governo  #europa 
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Il titolo di questo post va letto con due scuole di pensiero, una è quella voluta dai fratelli Bandiera che ritennero queste parole le uniche degne di significato nel cadere vittime dei tiranni, l'altra "squola" di pensiero è quella sinistrata che non riconosce quel valore antropologico della parola "patria" quale collante di diverse tribù indigene poi divenute genti italiche.


Fabrizio Quattrocchi non sta difendendo l'italica Patria contro un tiranno, è una semplice guardia di sicurezza privata, eppure quando stanno per tagliargli la gola urla " ecco come muore un italiano".


Due tra mille e mille esempi di quello che le due scuole di pensiero trovano eroismo puro o semplice stupidità.


I Fratelli Bandiera sono figli di un barone, l'altro, Fabrizio Quattrocchi, è il figlio di un panettiere, si evince che quel senso di patriottismo è trasversale, tale e quale a quello dei ragazzi che con divise diverse si sono ammazzati nella seconda guerra mondiale per questa Italia. Poco importa se neri o rossi, avevano un ideale forte... l'amore per la loro terra.


Non sono un estimatore delle manifestazioni fieristiche come l'Expo di Milano, non credo in aziende che tra un topoburgher o del granturco geneticamente modificato, tra concimi e veleni, possano risolvere la fame nel mondo, quindi non attirano la mia attenzione.


Tuttavia quest'anno un coro di 160 voci tra anziani e bambini ha destato in me un senso di repulsione fortissima per come l'uomo italico possa scendere in basso.


Gli anziani cantano "siam pronti alla morte" i bambini seguono col "siam pronti alla vita" e il nostro inno nazionale a puttane (sic), ormai ci vanno tutti, perche l'Inno di Mameli doveva esimersi?


Siamo in un'epoca in cui l'analfabetismo antropologico, filosofico e dei principi la fa da padrone, cancella quel sostanziale concetto che un Inno è una voce univoca in una battaglia tra schieramenti avversi utile a esortare il coraggio contro la paura. Demenzialmente ci si scorda che in una guerra due sono le generazioni più colpite, i vecchi e i bambini, ergo, che significato ha spingere dei bambini a urlare siam pronti alla vita quando sei su un terreno falciato dalle mitraglie nemiche o dal coltello di uno jihadista?  


Forse la morte non colpisce i bambini ma solo i più vecchi, si vuole dissimulare il concetto che la vita e la morte sono le due facce di un'unica medaglia?


La vita e la morte sono l'unica cosa certa che la natura ci da, una vita che nasce prima o poi morirà e una vita muore perché è nata, incontrovertibile verità che il Mameli di Barzan, all'Expo di Milano, ritiene di voler contrastare con un "siam pronti alla vita" cantata da bambini.


Se molta gente vivesse la propria vita dando il giusto valore alla morte avrebbe modo di vivere un'esistenza più degna e meno superficiale.


I Fratelli Bandiera e tantissimi Quattrocchi avevano il concetto di morte, di onore, di amor di Patria che buona parte di noi ha dimenticato, quello che più mi disgusta è che il Presidente del Consiglio, la persona, l'uomo che rappresenta tutti gli italiani abbia dato il suo assenso a un oltraggio di tale genere.


Chi non conosce Stenterello non può sapere che è la maschera tradizionale fiorentina, tra le sue caratteristiche risalta l'esser un chiacchierone, pauroso e impulsivo, pronto a difendere i deboli ma la paura lo costringe a comiche devastanti sciagure.


Ed è sempre Stent... ops... scusate, lapsus freudiano, è sempre Renzi al G7, in teutonica terra, a farci sentire un popolo di maccaroni, pizza e mandolino.


Renzi scende dall'aereo e mentre tutti gli altri Capi di Stato, sono accolti con marce marziali molto simili per significato agli Inni  Nazionali di riferimento, noi no, noi siamo accolti dalle note di Azzurro, che poi perche non con "Na tazzulell e cafè" o con "Tammurriata nera", mistero.


Lui.. sorride, saluta tutti, scherza con i bambini, ha la sua facciona da simpaticone, un po alla bischero fiorentino, sempre pronto a farci capire che in fin dei conti è solo un Inno... che valore può mai avere?


L'Italia, una volta, era conosciuta nel mondo per la sua storia, la sua letteratura, per il suo romanticismo, le opere d'arte e la bellezza dei suoi paesaggi, oggi in Europa e in gran parte del mondo, noi italiani siamo pizza maccaroni e lupara e... le folli notti di Berlusconi.


Non oso immaginare se al posto di Renzi, in queste sventurate e assurde scelte, ci fosse stato Berlusconi.....


Spero solo che le Ruspe non asfaltino solo i campi rom abusivi...

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