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Hegel Vs Ratzinger: scontro fra Titani

Hegel Vs Ratzinger: scontro fra Titani

19 gennaio 2013 - Arti & Cultura
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Hegel scrive: L'amore supera il diritto legislativo, è qualcosa che va oltre ed è più importante. E' pertanto auspicabile uno Stato , Società e Famiglia centrate sull'amore piuttosto che sulle leggi. L'amore non ha i confini del diritto, fatto di opposizioni e bilanciamenti tra poteri e continue distinzioni; l'amore è antitesi a tutte le opposizioni e a tutte le molteplicità.


Ratzinger scrive: La Chiesa proclama instancabilmente che la famiglia è basata sull’istituzione naturale del matrimonio tra un uomo e una donna e, nel caso dei cristiani battezzati, è un contratto che è stato elevato da Cristo al livello soprannaturale di sacramento, attraverso il quale marito e moglie partecipano all’amore di Dio diventando una sola carne, promettendo di amarsi e rispettarsi reciprocamente, rimanendo aperti al dono dei figli da parte di Dio.


Il filosofo ci parla dell'amore inteso come sentimento assoluto, che oltrepassa le barriere del desiderio sessuale, e affonda nel sentire profondo dell'essere umano ad essere in comunione con gli altri della sua specie. Una "comunione" spirituale così profonda da superare per importanza il diritto legislativo, anzi qualsiasi forma di regolarizzazione positiva: lo Stato e la Società. Perfino la famiglia è direttamente chiamata in causa come parte integrante della struttura legislativa senza ulteriori appunti al riguardo. L'amore si erge a spirito unificatore di tutti i conflitti e le divisioni.


Ratzinger insiste sul concetto di famiglia, una forma istituzionalizzata di "amore" che definisce "contratto". Questo "contratto" è elevato poi a "sacramento" da Cristo. Beh... dal papa me lo aspetto. Ma l'amore? Caro papa mi parli dell'amore? E non rispondermi che l'amore è il momento in cui i due diventano una sola carne perchè cosi "partecipano" all'amore di Dio.


Vorrei parlare dell'amore, quello di noi umani, quello profondo, quello che non è legato al sesso inteso sia come genere che come atto sessuale. Quello che come mi suggerisce Hegel può sorpassare le barriere positive anzi, deve essere fondativo per qualsiasi altra forma di pensiero organizzativo. Quello che permette agli orfani di chiamare "mamma" una donna che non è geneticamente tale. Quello che permette di considerare "fratelli" le persone che si incontrano sul cammino della vita e non hanno i tuoi stessi genitori. Quello che dovrebbe essere la base del matrimonio. Mi sembra che queste affermazioni siano in linea con l'insegnamento dell'Altissimo. Io amo mia madre, mio padre, il mio patrigno che mi ha adottato, i miei fratelli di sangue, i miei fratellastri, i miei fratelli acquisiti. Amo alcuni amici profondamente, li considero fratelli, madri e padri. Mi innamoro delle persone per il loro spirito, uomini e donne che siano. Perché hanno un'anima grande, perché partecipiamo gli uni della vita degli altri in una lunga catena di bene. Questo mi permette di avere una famiglia molto grande, caro Ratzinger, che non ha niente a che vedere con l'istituzione della famiglia basata sul "contratto" del matrimonio. Amare non coincide con il desiderio sessuale, né con i legami di sangue. Ce lo insegna la storia di Abele e Caino. No? Erano fratelli di sangue eppure si sono scannati. 
Se il fatto che io ami profondamente uomini e donne per il loro spirito, significa essere etichettati con parole come "etero", "gay" ,"bisessuale", allora io sono tutte queste cose.

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